Introduzione
Aprire un’attività in franchising può essere un'opzione allettante per chi desidera avviare un business con un modello già testato e consolidato. Tuttavia, una delle domande più frequenti è: quanto capitale serve davvero per partire?
Molti imprenditori si focalizzano solo sul fee d’ingresso, ma la realtà è che i costi di avvio includono molte altre voci. In questo articolo analizzeremo tutti gli aspetti economici legati all’apertura di un franchising e le migliori strategie per finanziare il tuo investimento.

1. Le principali voci di costo per aprire un franchising
Fee d’ingresso – Il costo iniziale per entrare nella rete franchising. Può variare da qualche migliaio di euro fino a cifre molto più elevate, in base alla notorietà del brand e ai servizi inclusi.
Allestimento del locale – Comprende opere murarie, arredamento, attrezzature e impianti. Alcuni franchising forniscono un format chiavi in mano, mentre altri richiedono che sia l’affiliato a gestire questi aspetti.
Scorte iniziali e forniture – Materie prime, prodotti per la vendita o attrezzature operative che devono essere acquistate prima dell’apertura.
Software gestionale e tecnologie – Molti franchising richiedono l’uso di software proprietari per la gestione degli ordini, delle vendite e del magazzino.
Costi burocratici e legali – Comprendono tasse, permessi, licenze e eventuali consulenze per la costituzione dell’attività.
Marketing e lancio iniziale – L’inaugurazione richiede investimenti in pubblicità locale, eventi promozionali e materiali di comunicazione.
Capitale circolante iniziale – È fondamentale avere una riserva economica per coprire i primi mesi di attività fino al raggiungimento del break-even.
2. Quanto può variare l’investimento iniziale?
Ogni settore ha esigenze diverse. Ecco una stima orientativa dei costi di ingresso per alcune tipologie di franchising:
Settore | Investimento Medio |
Food & Beverage | 50.000 - 250.000 € |
Retail (abbigliamento, elettronica) | 30.000 - 150.000 € |
Servizi (agenzie viaggi, consulenze) | 15.000 - 80.000 € |
Fitness e benessere | 80.000 - 300.000 € |
Chiaramente, l’investimento dipende dal brand, dalla location e dalle dimensioni del punto vendita.
3. Fonti di finanziamento per aprire un franchising
Se non si dispone dell’intero capitale, ecco alcune strategie per finanziare l’attività:
Finanziamenti bancari per franchising – Alcuni istituti di credito offrono prestiti dedicati agli imprenditori che scelgono un franchising solido e riconosciuto.
Agevolazioni statali e bandi – In alcuni casi, esistono contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati per chi avvia un’attività.
Leasing operativo – Utilizzabile per attrezzature e macchinari, permette di dilazionare l’investimento senza immobilizzare grandi capitali iniziali.
Business Angel o soci investitori – Se il franchising ha un alto potenziale di crescita, può essere interessante coinvolgere partner finanziari.
4. Quanto capitale proprio serve davvero?
Non sempre è necessario avere il 100% dell’investimento a disposizione. Molti franchising, tra cui Nuts, offrono convenzioni con istituti di credito che permettono di finanziare fino al 75% del capitale necessario, riducendo l’esborso iniziale dell’affiliato.
Ad esempio, se l’investimento totale richiesto per un punto vendita è di 80.000€, grazie ai finanziamenti dedicati l’imprenditore potrebbe partire con soli 20.000€ di capitale proprio.
Avviare un franchising richiede un’attenta pianificazione finanziaria. Conoscere in anticipo tutti i costi, valutare le opzioni di finanziamento e scegliere un brand che offra supporto finanziario può fare la differenza tra il successo e le difficoltà iniziali.
Se vuoi sapere di più su come Nuts supporta i suoi affiliati con accesso a finanziamenti agevolati, contattaci per una consulenza gratuita.
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